        Nel 2021 e negli anni successivi in molti avevano dato per finito Maverick Vinales. Lo spagnolo era stato protagonista di un gesto spiacevole con Yamaha, con cui il divorzio &egrave; stato immediato, senza aver retto alla pressione in un momento di difficolt&agrave;. A quel punto nella sua vita e nella sua carriera si &egrave; affacciata Aprilia. La Casa di Noale gli ha dato tutto quello di cui aveva bisogno, fuori dalla pista in primis: sicurezza, calore umano, fiducia, grinta. Da l&igrave; &egrave; cominciata la sua rinascita, fino ad arrivare ad oggi. Classifica MotoGP attuale Tutto quello che c&rsquo;&egrave; dietro a questo successo grandioso  Davanti alle telecamere spagnole di Dazn Vinales non ha retto all&rsquo;emozione ed &egrave; scoppiato a piangere, ammettendo: &ldquo;&Egrave; stato molto difficile arrivare fino a qui. Ho sofferto molto, la mia famiglia lo sa bene&rdquo;. Le difficolt&agrave; vissute con la Casa di Iwata, l&rsquo;impotenza di non poter esprimere il proprio potenziale, l&rsquo;ipotesi del ritiro che ha accarezzato il suo pensiero. Poi l&rsquo;arrivo in Aprilia con una moto che ha avuto bisogno di crescere, ma che gli ha ridato la confidenza necessaria per sentirsi comodo e di conseguenza veloce.  Vinales &egrave; tornato in Texas per restare  Da l&igrave; &egrave; cominciato un nuovo capitolo della sua carriera, che ha raggiunto l&rsquo;apice ad Austin. Dove ha vinto tutto: pole position, Sprint e GP. Il risultato &egrave; stato incredibile, sembrava di rivedere quel Maverick di tanti anni fa, sicuro sulla moto, con traiettorie pulite e decise, nessuna sbavatura, un piacere vederlo guidare. Ha gestito le gomme e la lunghezza della corsa e ha fatto una magia. In campionato lo troviamo in seconda posizione, grazie agli ultimi risultati che sono arrivati con una certa costanza. Quella che gli &egrave; mancata negli ultimi anni e che ora dovr&agrave; puntare a mantenere. Con la moto ha un feeling incredibile, ma anche con il suo capotecnico di cui ha detto a Sky Sport: &ldquo;Ci capiamo con uno sguardo. Questa connessione ce l&rsquo;ho solo con lui, oltre che con mia moglie&rdquo;. E proprio questi sono i dettagli e le piccole grandi cose che aiutano un pilota a esprimersi al meglio. Austin lo conferma. Calendario MotoGP       

Lo spagnolo ha scritto una pagina di Storia domenica in Texas, tornando a vincere dopo tre anni grazie all'alchimia perfetta con Aprilia

Vinales: la sua rinascita e quella sintonia speciale con Aprilia

        Come previsto, e per certi versi forse anche in maniera ancor pi&ugrave; prepotente rispetto alle gi&agrave; alte aspettative della vigilia, l'esordio in MotoGP di Pedro Acosta ha aggiunto alla griglia della top class un pilota, oltre che un personaggio, destinato a dominare il futuro della top class. In sella alla KTM del team GasGas, (non la moto pi&ugrave; competitiva dell'intero lotto) il rookie spagnolo ha impressionato per stile di guida, coraggio ed esuberanza, anche mediatica, conquistando la nona posizione in Qatar dopo aver intensamente flirtato con il podio per buona parte di gara e aver condotto il primo affondo nei confronti di Marc Marquez; e poi il primo podio di carriera a Portimao. La corsa portoghese rappresenta al momento il pi&ugrave; esaustivo biglietto da visita circa l'immenso potenziale dello spagnolo, rapidissimo nell'apprendimento della gestione degli pneumatici e inesorabile in un approccio alla gara in cui ha mostrato tutta la sua crudelt&agrave; agonistica. Al fine di conquistare gi&agrave; alla seconda gara di carriera il primo piazzamento sul podio, il campione del mondo in carica della Moto2 non ha subito particolari effetti pratici o emotivi derivanti dalla presenza in bagarre n&egrave; del campione in carica Pecco Bagnaia, n&egrave; tantomeno dell'otto volte iridato Marc Marquez. Proprio nei confronti del pi&ugrave; blasonato connazionale, Acosta sembra aver posto particolare attenzione, non facendo sconti e anzi prendendosi dei rischi, punzecchiandolo in Qatar e affondando il colpo in entrambi i round fin qui svolti. La reazione di Marquez all'euforica sfrontatezza di Acosta e al suo talento, fino ad ora &egrave; stata caratterizzata da sorrisi e frasi quasi da mentore, eppure, la situazione &egrave; destinata a modificarsi, come insegnano le storiche rivalit&agrave; della classe regina del recente passato e come prefigura la diversti&agrave; caratteriale dei due iberici. MotoGP, ad Austin l'occasione del riscatto per Marini, Bezzecchi e Morbidelli Cosi come Rossi, il meteorite Acosta ha impattato sulla MotoGP Esuberante, politicamente scorretto e sovversivo nei confronti della gerarchia della top class, fino al suo arrivo saldamente rispettata. Il meteorite Acosta ha impattato sulla MotoGP, in un modo estremamente simile a quanto fatto vedere da Valentino Rossi, nel 2000, quando approd&ograve; in 500 ribaltando i canoni dell'ancien r&eacute;gime del motomondiale, tanto in pista quanto in relazione al rapporto con i media. Le recenti esternazioni di Acosta, facente parti di un chiaro progetto di attacco al potere detenuto dal nome e dalla reputazione di Marquez, prima ancora che il suo talento ricordano molto quello che fece lo stesso pilota Gresini quando, sin dalla prima gara disputata (Qatar 2013), strinse nel suo mirino lo stesso Valentino Rossi. Un antico rituale, datato quanto lo sport stesso, e non a caso richiamante il modus operandi del mondo animale, nel quale il giovane, arrembante e accentratore di un preciso destino assegnatogli dal suo stesso talento nonch&eacute; dalla sua giovanile sete di affermazione, attacca il riferimento del branco. Destinati a scontrarsi Il carattere solare, il viso furbo e positivamente malizioso, di concerto al suo estroverso modo di guidare che ne riflette le caratteristiche sopracitate, stanno facendo lievitare i paragoni con Valentino Rossi, ancor pi&ugrave; che con Marquez. Quando il futuro nove volte campione del mondo sbarc&ograve; tra i grandi della classe regina (e per la verit&agrave; anche prima, quando correva nelle categorie minori), inizi&ograve; l&rsquo;opera di rottura dell&rsquo;equilibrio creato dall&rsquo;attore protagonista principale in Italia e non solo, Max Biaggi. Il tutto utilizzando le stesse armi che, oggi, adopera Acosta, spavaldo e per niente intimorito (anzi, galvanizzato) dalle apparizioni televisive e dalle telecamere. Allo stesso modo, dunque, Acosta mira a detronizzare il connazionale di Cervera, quest'ultimo agguerrito e senza dubbio pronto ad una rivalit&agrave; destinata ad accendersi nel corso della stagione. Tra due piloti che, come fu per Rossi e Biaggi, hanno gi&agrave; dimostrato di accendersi (per ora con il sorriso) nel momento in cui incrociano le rispettive ruote in pista. Allo stesso modo di Rossi ai danni di Biaggi tra la fine degli anni 90' e l'inizio degli anni 2000', la simpatia di Acosta sta spopolando tra fan e addetti ai lavori; inoltre l'aver accettato con relativa leggerezza il ruolo di predestinato, riuscendo a cavalcare apparentemente in modo perfetto tale onda (altra peculiare affinit&agrave; con Valentino Rossi), risulta essere un'arma particolarmente affilata da scagliare contro Marquez.&nbsp;&nbsp;  Liberty Media, Suppo: "MotoGP diversa dalla F1, ma dal potenziale enorme"        

La nuova rivalit&agrave; spagnola assomiglia in molti tratti allo storico dualismo tutto italico che caratterizz&ograve; i primi anni 2000

MotoGP, il giovane ed il vecchio: Acosta-Marquez come Rossi-Biaggi

        Alle spalle del gruppo di testa, poco inquadrato dalle telecamere la gara di Pedro Acosta &egrave; stata costante ma non assolutamente lenta. Anzi, lo spagnolo di casa GasGas ha fatto segnare il settimo miglior passaggio in gara a soli tre decimi dal 1&rsquo;52&rdquo;040 di Marc Marquez. MARQUEZ-DUCATI, GI&Agrave; VICINO AL PODIO IN QATAR Buona la prima Per il rookie e gi&agrave; due volte campione del mondo, la prima Sprint &egrave; stata un ottimo test per capire il suo livello: &ldquo;Non &egrave; andata male&rdquo; commenta ai microfoni dei colleghi di Sky. Solo un piccolo momento di tensione alla prima staccata: &ldquo;Sono arrivato alla prima curva e ho pensato &ldquo;adesso che faccio&rdquo;. Mi si &egrave; anche bloccato l&rsquo;abbassatore davanti quindi le prime due curve ho fatto fatica ed &egrave; il motivo per cui mi ha passato Maverick. Dopo avevo il passo per passare Vinales e gli altri ed ero abbastanza vicino a Marc&rdquo;. Nonostante l&rsquo;ottava posizione, Acosta ha mostrato di essere gi&agrave; tra i migliori della categoria, arrivando davanti anche a Jack Miller: &ldquo;Non so come potr&agrave; andare domani, la verit&agrave; &egrave; che oggi sono andato benissimo. Sono riuscito a passare anche direttamente in Q2 cosa che non mi capitava delle volte perfino in Moto2. Voglio sempre fare meglio, ma bisogner&agrave; cambiare mentalit&agrave; per la gara di domani e stare pi&ugrave; tranquilli&rdquo;.  ALEIX PROMETTE SPETTACOLO PER DOMENICA: &ldquo;CON LE GOMME USATE SIAMO I MIGLIORI&rdquo; Test importanti ma che esperienza La gara del Qatar &egrave; sempre particolare, un po&rsquo; perch&eacute; si corre in notturna, un po&rsquo; perch&eacute; contrariamente alle altre piste si arriva con molti dati dei test effettuati solo pochi giorni prima del GP. &ldquo;Sicuramente aver fatto i test qui mi hanno aiutato, a Portimao sar&agrave; la prima volta in cui non avr&ograve; i riferimenti della MotoGP&rdquo;. Acosta non si spaventa per&ograve; ed &egrave; convinto che si far&agrave; trovare pronto, anche grazie al lavoro dei test e di questo primo weekend di gara: &ldquo;&Egrave; anche vero che con tutte le informazioni che abbiamo raccolto nei test e con questa gara arriver&ograve; con pi&ugrave; dati per la gara di Portimao. Il nostro punto debole &egrave; che ci sto mettendo tanto tempo ad adattare l&rsquo;elettronica e il setting per la gara. Con le informazioni di oggi a Portimao potremo sicuramente lavorare pi&ugrave; velocemente&rdquo;. Alla fine Pedro si mostra umano e non una macchina, cosa che invece sembra una volta indossato il casco: &ldquo;Quando ero in griglia e attivavo il launch control mi sono guardato intorno e avevo Bagnaia davanti, Marquez a destra, Binder un po&rsquo; pi&ugrave; avanti ho pensato &ldquo;che cosa ca&hellip; ci faccio qua!&rdquo;.&rdquo;  MOTOGP QATAR, INIZIO SPRINT PER JORGE MARTIN: "MA DOMANI NON BASTER&Agrave;"       

Lo spagnolo brilla sotto le luci del Qatar e centra un ottimo ottavo posto al debutto nella top class che lo rende soddisfatto del lavoro svolto

In Qatar Acosta brilla e scherza sulla MotoGP: “che cosa ca… ci faccio qua?”

        La nuova stagione MotoGP 2024 sta per partire con Francesco Bagnaia che punta al suo terzo titolo iridato consecutivo, accerchiato da tanti avversari, ognuno con la propria storia e la propria sfida da vivere. Al Topfuel Racing, a Vignate, &egrave; stato presentato il nuovo campionato che sar&agrave; trasmesso e raccontato live su Sky e in streaming su NOW, con "la voce della MotoGP", Guido Meda - vicedirettore di Sky Sport e responsabile della redazione motori - a presentare il gruppo di lavoro e le novit&agrave; previste. Ecco tutte le nuove rubriche 2024 su Sky  La MotoGP quest&rsquo;anno sar&agrave; pi&ugrave; coinvolgente, con la cabina di commento Sky che diventa un hub aperto in spazi specifici e dedicati del venerd&igrave; e del sabato mattina per ospitare il &ldquo;Punto di Vista&rdquo; di piloti, ingegneri, tecnici, giornalisti ed esperti che arricchiranno cos&igrave; le telecronache. Ma non solo, quest&rsquo;anno si va anche pi&ugrave; in profondit&agrave; e le telecamere di Sky entreranno nelle sedi e nei centri di sviluppo dei team e delle case costruttrici del Mondiale per raccontare come si costruiscono vittorie e trionfi e come si gestiscono le ripartenze dopo le sconfitte. A queste novit&agrave; se ne aggiungeranno altre ancora. A partire dal Racebook FPV, una rubrica nella quale uomini e situazioni del paddock vengono raccontate utilizzando la telecamera in soggettiva. Poi ci sar&agrave; il &ldquo;telecronista da corsa&rdquo; con le telecamere Sky che seguiranno Mattia Pasini durante i weekend che lo vedranno impegnato come pilota in pista, per entrare maggiormente nel vivo della routine ai box. Allo Sky Sport Tech di Mauro Sanchini si aggiunge l&rsquo;Overlap, per sovrapporre e comparare azioni e traiettorie in pista di piloti diversi. E ancora, Vera Spadini incontrer&agrave; ogni settimana il popolo del paddock nel nuovo appuntamento Storia Vera, per entrare dietro le quinte e conoscere personaggi e curiosit&agrave;. Come ogni anno grande attenzione sar&agrave; poi dedicata all&rsquo;aspetto musicale: grazie alla nuova rubrica Music &amp; Bike sar&agrave; infatti possibile proporre da casa brani inediti che faranno da colonna sonora alle clip originali in onda nei weekend di gara.  Tante novit&agrave;, tanta storia da raccontare sul posto per i 9 mesi, 21 GP e 42 sfide che affronteranno i piloti di MotoGP. Le conferme dall'anno passato  A tutto questo si aggiungono poi gli appuntamenti standard: il Talent Time del venerd&igrave; e sabato, con Fabio Quartararo, poi Grid, a pochi minuti dalla luce verde del semaforo. Subito dopo la bandiera a scacchi torna anche Zona Rossa con Vera Spadini, per le analisi e le interviste, ma prima di tuffarci in questa nuova stagione &egrave; ancora disponibile MotoGP Unseen, una esclusiva serie firmata Dorna, le emozioni della stagione 2023. Oltre alla MotoGP, raccontata da Meda e Mauro Sanchini, e alle due classi minori Moto3 e Moto2 dove crescono i piloti le cui telecronache sono a cura di Rosario Triolo e Mattia Pasini, l&rsquo;attenzione &egrave; anche posta sulla Superbike, dove Alvaro Bautista prover&agrave; a riconfermarsi campione e a dare voce alle imprese in pista ci pensano Edoardo Vercellesi e Max Temporali. Come inviati dai box nel Mondiale ci saranno Sandro Donato Grosso e Giovanni Zamagni, sostituto di Antonio Boselli. Calendario MotoGP 2024       

Da marzo a novembre, nove mesi di gare, colpi di scena, adrenalina e spettacolo in pista raccontato su Sky e in streaming su NOW

MotoGP Sky: le novità del 2024 con la stessa passione di sempre

        Se nel singolo giorno di test tenutosi a Valencia, utile alla preparazione del 2024, si fosse assegnato un Mondiale, il campione di visibilit&agrave; sarebbe indubbiamente stato Marc Marquez, al debutto sulla Ducati-Gresini. Ma il trentenne spagnolo avrebbe trovato un connazionale alle sue spalle: ragionando cos&igrave;, Pedro Acosta potrebbe essere considerato un vice iridato all&rsquo;altezza in termini di capacit&agrave; di attirare fotografi e giornalisti, taccuini e obiettivi, sia quando stava per saltare a bordo della KTM marcata GASGAS, che quando si confrontava con lo staff messogli a disposizione.  Marc Marquez in Honda? Suppo non esclude il clamoroso ritorno Passa alla prossima pagina &nbsp; Pedro Acosta, l'intervista esclusiva  Nel computo di quel marted&igrave; 28 novembre, l&rsquo;otto volte iridato numero 93 &egrave; stato il protagonista delle prove d&rsquo;assaggio del Ricardo Tormo, per tutta la prossima stagione ogni sua mossa sar&agrave; monitorata, al pari dei risultati, ma anche al titolato in carica della Moto2 non mancheranno le dovute attenzioni. Gi&agrave; a Valencia tutti volevano ammirare la guida del diciannovenne di Mazarr&oacute;n, tutti erano curiosi nel vederlo fare capolino nel nuovo gruppo di lavoro, opportunamente allestito da Pierer Mobility, che ha voluto Acosta nella classe regina a ogni costo, pure a dispetto dei rischi di &ldquo;bruciarlo&rdquo; e della giovane et&agrave;: &ldquo;Se devo essere onesto &ndash; Pedro svela alcuni episodi, mostrando una capacit&agrave; fuori dal comune di coinvolgere l&rsquo;interlocutore &ndash; un momento senza un obiettivo puntato su di me fatico a ricordarlo. Andando a ritroso nel tempo, mi accorgo che nemmeno so cosa sia una fase in pista senza sguardi e obiettivi: sono sempre stato seguito da una telecamera&rdquo;.  Quando hai realizzato di essere uomo-copertina?  &ldquo;Fin dal mio debutto in Moto3, nel 2021. Arrivavo con in tasca la vittoria nella Red Bull Rookies Cup a lanciarmi nel Mondiale. All&rsquo;esordio mi classificai secondo in gara a Lusail, mi ritrovai con il cellulare intasato di messaggi e bersagliato da telefonate, tanto che si blocc&ograve; lo schermo. Dato che faceva suoni sinistri, dovetti comprarne uno nuovo. Era totalmente impazzito. E nel weekend successivo, sempre in Qatar, vinsi partendo dalla pit lane&hellip;&rdquo;.  Una forgia mica male, considerando il tuo status di debuttante. &ldquo;Ho dovuto immediatamente imparare a sopportare la pressione, convivendoci, tenendomela sulle spalle, portandomela appresso. Fin dal mio approdo mondiale, nella Moto3, le aspettative nei miei confronti e in relazione ai risultati erano altissime. Immaginate quando ho debuttato in Moto2, dopo aver vinto il titolo della Moto3 da minorenne. Nel 2022 ho cominciato bene nei test, poi in gara ho faticato tra Qatar, Indonesia e qualche &lsquo;zero&rsquo; di troppo. La pressione ha toccato vette stellari. Poi l&rsquo;infortunio, ma sono arrivato al top ugualmente&rdquo;. Passa alla prossima pagina &nbsp; Pedro Acosta, la prima volta in MotoGP  A proposito di vetta, alla prima uscita sulla MotoGP hai siglato il diciottesimo crono in 1&rsquo;30&rdquo;476, a soltanto 1&rdquo;223 da Maverick Vi&ntilde;ales.  &ldquo;S&igrave;, e sono uscito veramente soddisfatto dalla mia prima volta in sella a una MotoGP. Anzi, mi sono pure divertito. Quei test sono andati meglio di quanto sognassi. Ho capito tante cose, che elaborer&ograve; passo passo&rdquo;.  Per esempio?  &ldquo;Il mio corpo: per l&rsquo;inverno ho programmato di dedicare parecchio tempo e allenamenti alla resistenza fisica, dato che la diversit&agrave; dalla Moto2 si sente. Su un prototipo della classe regina nulla &egrave; facile, forse soltanto viaggiare in rettilineo. Durante la singola giornata di prove non ho toccato la moto, lo far&ograve; nella prima uscita 2024 a Sepang&rdquo;.  La RC16 ti ha impressionato subito.  &ldquo;Sicuramente ha sembianze e carattere da pura racing bike. Come posizione di guida, mi ha ricordato la Moto3, ovvero con la seduta alta da terra e il peso del corpo caricato sull&rsquo;anteriore. Se la Moto2 era un mix tra impostazione corsaiola e propulsore stradale, questa KTM &egrave; assolutamente da corsa, senza mezzi termini e nessuna semplicit&agrave;, anzi. Il cruscotto presenta migliaia di luci, i tasti da azionare e disattivare sono parecchi, le azioni in sella sensibili. Bastava muoversi appena, per perdere stabilit&agrave; e precisione. I movimenti errati del corpo si percepiscono dalle reazioni della moto. Bisogna ricordarsi di un mucchio di cose, altrimenti&hellip;&rdquo;.  Si incappa in scivolate.  &ldquo;Esatto, sono anche caduto alla Curva 2, ma pazienza. Volevo assolutamente entrare veloce, nonostante la moto mi avesse &lsquo;avvertito&rsquo; chiaramente tra la prima e la seconda piega della pista. Errore mio, &egrave; successo, ma &egrave; meglio sbagliare in questa fase di apprendimento che in altre. Vedendo quanto viaggiassero forte in curva Vi&ntilde;ales e Alex Rins, ho voluto provarci pure io. Ora so cosa non dovr&ograve; fare, per&ograve; &egrave; un peccato: potevo togliere qualche decimo al mio miglior riferimento, perch&eacute; proprio in quel giro sentivo di essere ancora pi&ugrave; rapido di quanto non fossi stato fino a quel momento&rdquo;.  Com&rsquo;&egrave; stato il bilancio dei test?  &ldquo;Nel complesso dei test, mi ritengo soddisfatto dell&rsquo;approccio iniziale alla MotoGP, per la quale era e sar&agrave; importante gettare una base di lavoro solida, dalla quale partire in agilit&agrave; in ogni weekend iridato&rdquo;.  Gomme e Pressioni: arriver&agrave; il display intelligente in MotoGP? Passa alla prossima pagina &nbsp; Pedro Acosta, in MotoGP con Tech 3  Sarai gestito dal Team Tech 3, che vanta mani esperte.  &ldquo;E numerose (ride). Quando rientravo nel box della Moto2, ero accolto da cinque persone. Invece, nel mio angolo del Team GASGAS sono stato accerchiato da una trentina di persone, ognuna a occuparsi di una sezione della RC16. Avevo al mio cospetto tecnici delle sospensioni, ingegneri elettronici, ragazzi dedicati alle gomme, altri a occuparsi di assetto e propulsore. Impressionante! Ovunque mi voltassi, trovavo qualcuno pronto ad aiutarmi. Ho pure vissuto un attimo simpatico&rdquo;.  Che &egrave; successo?  &ldquo;Ho ereditato da Pol Espargar&oacute; il capotecnico Paul Trevathan, che, premurosamente, mi ha chiesto &lsquo;Come posso aiutarti?&rsquo;. Io ho risposto: &lsquo;No, dimmi come posso io aiutare te&rsquo;. &Egrave; la dimostrazione di quanto sia aperto il gruppo di lavoro con me. Avere persone che sanno come lavorare, render&agrave; ogni situazione pi&ugrave; facile da affrontare, a partire dalla guida tra i cordoli&rdquo;.  Vuoi descrivere le tue prime impressioni?  &ldquo;Si entra in pista e, in primis, &egrave; opportuno far scaldare i freni in carbonio durante la percorrenza della pit lane. &Egrave; gi&agrave; non &egrave; semplice. Poi, le gomme: pure quelle devono essere portate alle corrette temperature, onde evitare movimenti indesiderati e fastidiosi anche in rettilineo. Arrivano quindi le curve, da impostare dopo aver tolto l&rsquo;abbassatore: mi &egrave; capitato di voltare con il device inserito, ridevo da solo. Ho trovato il passo solamente nel momento in cui ho immagazzinato i vari e complicati automatismi&rdquo;. Automatismi che, sulla Moto2, ti hanno consegnato il secondo alloro della carriera.  &ldquo;La stagione 2023 &egrave; stata incredibile, fantastica, vittoriosa, ma anche faticosa. Sono arrivato alla fine del campionato veramente stanco, seppur in festa. Le trasferte triple si sono dimostrate dure. A mio favore, avevo una squadra meravigliosa come il Team Ajo, ragazzi con i quali abbiamo messo a frutto l&rsquo;esperienza maturata nel 2022, un&rsquo;annata cominciata con qualche caduta, e poi ribaltata grazie a uno step in avanti che ho compiuto dal punto di vista psicologico&rdquo;.  Pure nella guida apparivi progredito.  &ldquo;Mi sono sentito pi&ugrave; completo. Insieme al team, gi&agrave; nel 2022, &egrave; stato cambiato il modo di intervenire sulla moto e, di conseguenza, &egrave; cambiato qualcosa anche in termini di guida&rdquo;.  Cos&rsquo;altro c&rsquo;&egrave; stato nella tua evoluzione?  &ldquo;Una curiosit&agrave; recente. Durante la pausa pranzo nei test di Valencia, mi sono soffermato un attimo e, guardando qualche foto pubblicata su Instagram, ho pensato: &lsquo;Ehi, non mi sento me stesso, correndo con il colore rosso&rsquo;. Dopo anni vissuti sempre con l&rsquo;arancio KTM, indossare un altro colore &egrave; una sensazione particolare. Comunque si tratta di una bella immagine, e la moto usata era una RC16 competitiva, come del resto ha confermato Brad Binder nelle ultime 10 gare: grandi risultati per lui e costante Top 5 di classifica. Credo che nel 2024 e nel 2025 avremo a disposizione una KTM davvero ottima&rdquo;.  Altra novit&agrave;, il numero 31: da dove &egrave; saltato fuori?  &ldquo;Il 37 era gi&agrave; occupato (da Augusto Fernandez, il suo compagno di squadra, nde). Sarebbe il mio vero numero di gara, ma non &egrave; disponibile. Perci&ograve;, ho pensato a una cifra che potesse somigliargli. Ho guardato bene, il 31 gli va vicino, se osservato attentamente. Ecco perch&eacute; l&rsquo;ho scelto, per una questione visiva e grafica. Comincia a piacermi&rdquo;.  Insomma, nel complesso il tuo inizio &egrave; stato positivo.  &ldquo;Positivissimo! Ho apprezzato la moto, non vedo l&rsquo;ora di guidarla nuovamente. Ho trovato professionisti esperti e bravi, messi appositamente nel box a mia disposizione. L&rsquo;impegno del Gruppo Pierer Mobility era evidente e massiccio, sono stato affidato a persone competenti e qualificate. Inoltre, ho gi&agrave; un&rsquo;idea di quanto vadano i miei futuri rivali&rdquo;.  Marc Marquez sar&agrave; uno di loro: come lo hai visto sulla Desmosedici?  &ldquo;Quanto e come &egrave; andato! Velocissimo, disinvolto. Lo so gi&agrave;, Marquez far&agrave; paura. Quando &egrave; rientrato nel box Gresini, si &egrave; seduto, ha tolto il casco e&hellip; quel sorriso... ho pensato: &lsquo;Okay, nel 2024 avremo un problema in pi&ugrave;&rsquo;, Scherzi a parte, tutti sappiamo come sia Marc, mica &egrave; una sorpresa, in 12 anni ha realizzato imprese che tutti conoscono&rdquo;.  Marc a Valencia si &egrave; fatto trovare pronto: lo eri pure tu.  &ldquo;Era il mio obiettivo. Pi&ugrave; che altro, volevo capire cosa fare, per poi studiare attentamente e verificare tutto nei prossimi test. Sono consapevole di andare incontro a una stagione lunga, caricata dalle Sprint e dall&rsquo;aumento fino a ben 22 appuntamenti, nei quali sar&agrave; fondamentale imparare tutto della MotoGP. Ma &egrave; stato importante quel tipo di approccio con la RC16, con il nuovo team e con ogni elemento coinvolto nel progetto. La strada &egrave; lunghissima, i passi da compiere saranno infinti, tuttavia siamo partiti con il piede giusto, e questo riscontro mi fa trascorrere un inverno tranquillo. Anche se sono gi&agrave; focalizzato sulla nuova avventura: ho fretta di imparare e crescere&rdquo;. Record MotoGP: quelli possibili e quelli inarrivabili       

L'intervista esclusiva al rookie di lusso della classe regina: "La prima volta, a Valencia, &egrave; stata divertente. Ho capito cosa fare per non cadere"

Pedro Acosta: "MotoGP? Non mi spaventa, sono abituato alla pressione" | Esclusiva

        Durante il test MotoGP di Valencia tutti gli obiettivi erano puntati su Marc Marquez ma, quando la saracinesca del team Gresini veniva abbassata, telecamere e addetti ai lavori si lanciavano su Pedro Acosta, debuttante sulla KTM marcata GASGAS. Il campione in carica Moto2, considerata la fattispecie, precisa: "Se devo essere onesto - il diciannovenne di Mazarr&oacute;n svela alcuni episodi &ldquo;un momento in cui non fossi puntato da un obiettivo fatico a ricordarlo. Andando a ritroso nel tempo, ci penso, accorgendomi che nemmeno so cosa sia, perch&eacute; sono sempre stato seguito da una telecamera nel paddock&rdquo;.  La MotoGP ha bisogno di un pilota americano Acosta pronto alla MotoGP 2024 Pedro &egrave; reduce dal successo firmato in Middle Class, cos&igrave; sintetizzato: "Una stagione 2023 incredibile, fantastica, vittoriosa, ma anche faticosa. Sono arrivato alla fine del campionato veramente stanco, seppur in festa. Le trasferte triple si sono dimostrate dure, e ne abbiamo tutti affrontate tre. A mio favore, una squadra meravigliosa, costituita da ragazzi coi quali abbiamo messo a frutto l&rsquo;esperienza maturata assieme nel 2022, annata cominciata con qualche caduta, poi ribaltata grazie a uno step in avanti dal punto di vista psicologico da me compiuto. Mi sono sentito maggiormente completo. Insieme al team. gi&agrave; nel 2022, &egrave; stato cambiato il modo di intervenire sulla moto e, di conseguenza, anche in termini di guida. la svolta si &egrave; vista da fuori, certo, e io l&rsquo;ho avvertita in sella su me stesso&rdquo;. Nella sola sessione tenutasi&nbsp;al Ricardo Tormo, Acosta ha gi&agrave; impressionato a bordo della RC16: &ldquo;Era il mio obiettivo (ride). Pi&ugrave; che altro, volevo capire come e cosa fare, per poi studiare attentamente e verificare nel prossimo test. Consapevole di andare incontro auna stagione lunga, caricata dalle Sprint e ben 22 appuntamenti mondiali, nei quali sar&agrave; fondamentale imparare tutto della MotoGP, importante per me &egrave; stato l&rsquo;approccio con la KTM il nuovo team e ogni elemento coinvolto al progetto. La strada &egrave; lunghissima, i passi da fare saranno infinti, tuttavia siamo partiti col piede giusto, e questo riscontro mi far&agrave; trascorrere un inverno placido, intenso e focalizzato sull&rsquo;anno prossimo&rdquo;. Tra gli avversari prossimi, un certo Marc Marquez, al debutto sulla Ducati Desmosedici indipendente: "Quanto e come &egrave; andato - il giovane rookie risponde alla domanda - Velocissimo, disinvolto. Lo so gi&agrave;, Marquez far&agrave; paura. Quando &egrave; rientrato nel box Gresini, si &egrave; seduto, ha tolto il casco e.. quel sorriso... ho pensato: okay, nel 2024 avremo un problema aggiuntivo. Scherzi a parte, tutti sappiamo come sia Marc, mica &egrave; una sorpresa, in 12 anni ha realizzato imprese mondiali conosciute dai pi&ugrave;&rdquo;.  &nbsp;       

Pedro, disinvolto nel test di Valencia effettuato sulla KTM, non &egrave; rimasto sorpreso della velocit&agrave; dell'otto volte iridato sulla Ducati: "Un problema in pi&ugrave; da affrontare"

Acosta, in MotoGP con le idee chiare: "Marquez farà paura a tutti"

Met&agrave; giornata di test MotoGP organizzati a Valencia se ne &egrave; andata, lasciando immagini e tempi sul giro che verranno ricordati a lungo, soprattutto perch&eacute; Marc Marquez &egrave; gi&agrave; veloce nel debutto sulla Ducati Gresini. A precedere la pausa pranzo, l&#39;otto volte iridato ha posto la quattro cilindri bolognese alle spalle di una connazionale Aprilia. Maverick Vinales e la veneta RS-GP hanno &quot;battuto&quot; il numero 93 di soli tre decimi. Nemmeno.  MM93 e Ducati: immaginate quando la Desmosedici sar&agrave; personalizzata...  Esatto, parliamo di posizione di guida e assetto della moto. Chiaro, nella serata a precedere il test, Marquez ha fatto improntare una momentanea regolazione di semimanubri, sella, pedane e serbatoio. Ma, osservandolo attentamente in azione, appare ancora perfettibile. La tecnica di guida &egrave; la medesima, per lo stile serve tempo.  Eppure, i cronologici gli danno ragione: secondo a 299 millesimi da Maverick Vinale, il quale conosce bene la sua Aprilia RS-GP. Immaginate, quindi, quando il catalano avr&agrave; a disposizione misure dedicati e, cosa altrettanto importante, l&#39;assetto preferito. Sar&agrave; ancora pi&ugrave; efficace? Diremmo di s&igrave;.    Di Giannantonio in VR, esordio di Acosta, chilometri per Marini e Morbidelli  Jorge Martin &egrave; terzo, malgrado due scivolate patite a buona velocit&agrave;. Dopo il ruzzolone, il vice campione del mondo ha ripreso le azioni, lavorando sulla Ducati Prima Pramac, a disposizione pure di Franco Morbidelli, esordiente nella squadra di Paolo Campinoti.  Anche Fabio Di Giannantonio e Luca Marini vivono novit&agrave; di carriera, rappresentate da VR46 e Honda Repsol. Cambi per Alex Rins e Johann Zarco, passati da RC213 V LCR a Yamaha M1 e formazione satellite PRima Pramac a satellite formazione di Lucio Cecchinello.  Telecamere puntate su Pedro Acosta, titolato Moto2 ed entrato in classe regina. Lo spagnolo &egrave; saltato sulla GASGAS, trattati di una KTM RC16 schierata da Tech3. L&#39;esigenza di capire le cose e macinare chilometri lo pongono dove dovrebbe essere, ne pi&ugrave; ne meno.    MotoGP test di Valencia: tempi di met&agrave; giornata    &nbsp; 

Appena saltato a bordo della Ducati Gresini, l&#39;otto volte iridato &egrave; gi&agrave; un riferimento: Maverick al top con l&#39;Aprilia di quasi tre decimi

Marquez secondo solo a Vinales nei test MotoGP di Valencia

        Fabio Di Giannantonio &egrave; riuscito nell&rsquo;impresa tanto inseguita, ovvero centrare il primo successo in MotoGP. E ce l'ha fatta in maniera non banale, piegando il leader iridato Pecco Bagnaia al culmine di una sfida combattuta decimo su decimo e vinta con merito e classe dal pilota Gresini Racing, che ha cos&igrave; regalato un&rsquo;enorme gioia alla sua Roma, citta che gli ha dato i natali e a cui &egrave; fortemente legato. Sinner, arrivano i complimenti di Valentino Rossi Di Giannantonio e Roma sul tetto del Mondo  Un legame dimostrato anche dall&rsquo;adesivo del Lupetto che Diggia porta con s&eacute; ormai dal 2022, presente in bella vista sul suo casco e inquadrato domenica dalle telecamere mentre Fabio si complimentava con Bagnaia al Parco Chiuso. Infatti, nel 2022 il pilota e la societ&agrave; giallorossa avevano stretto un accordo in virt&ugrave; del quale Di Giannantonio porta in giro per il mondo il celebre Lupetto di Piero Gratton, vestendo i panni di vero e proprio ambassador del Club nel mondo della MotoGP. &ldquo;Amo la AS Roma da quando amo le moto, quindi praticamente da sempre &ndash; ha dichiarato in tempi recenti il ducatista &ndash; ogni volta che ho l&rsquo;occasione corro allo Stadio Olimpico per vederla dal vivo, ma ovviamente le tappe della MotoGP non mi permettono di tifare dagli spalti. Grazie al mio adesivo, posso portarla orgogliosamente sempre con me!&rdquo;. Stavolta il classe 1998 ha fatto anche meglio, portando la Roma sul gradino pi&ugrave; alto del podio di Lusail.  Pagelle MotoGP Qatar 2023       

Il romano ha trionfato il Qatar, mettendo in bella vista l'adesivo del simbolo di Piero Gratton che porta con s&eacute; dalla scorsa stagione

MotoGP, magico Di Giannantonio: sul podio col Lupetto della Roma

Ventuno giri per il Gran Premio India MotoGP tutti dominati e colorati di nero giallo, con la tabella numero 72 a forare gli obiettivi delle telecamere. Fuga per la vittoria di Marco Bezzecchi al Buddh International Circuit, con partenza perfetta, condotta impeccabile e passo inarrivabile. Arrivabile per chi? Per gli avversari, ovviamente, costretti a vedere la Ducati Mooney VR46 in trionfo. Pari Desmosedici, anzi, ufficiali si sono arrese alla indipendente del romagnolo. Argentina, Francia, India. Pi&ugrave; la Sprint olandese. Il computo descrive i successi firmati da Bezzecchi quest&#39;anno, ossia, una corsa &quot;corta&quot; e tre &quot;lunghe&quot;. Seminando tutti in India, Marco getta il panico nella classifica piloti, perch&egrave; sono successe cose particolari e gi&agrave; viste, che coinvolgono Pecco Bagnaia.  Bagnaia ancora a terra: zero pesante per il leader e classifica corta  Bezzecchi ha confermato che, forse, senza il tamponamento patito ieri da Luca Marini, avrebbe potuto far sua pure la Sprint. La grossa rimonta messa in atto &egrave; servita a recuperare punti e morale, mentre l&#39;affermazione di oggi rinvigorisce entrambe le voci.  L&#39;esatto contrario di quanto realizzato da Pecco Bagnaia, scivolato dopo essersi &quot;sbarazzato&quot; di Jorge Martin. Effettivamente scomposto e in difficolt&agrave; in staccata, il lader del mondiale resta leader, ma... il vantaggio nei confronti di Jorge Martin &egrave; sceso a sole 13 lunghezze. Quando succede questo, si materializzano i fantasmi 2022.  Lo spagnolo, tra l&#39;altro, ha avuto due impicci da risolvere, o meglio, tre: gomma anteriore che lo fatto tribolare - questione di scelta, Media - Pecco determinato a occupare la seconda posizione (ma poi caduto), Fabio Quartararo pi&ugrave; efficace del solito - merito anche della Yamaha, diremmo - e la zip della tuta che scendeva prepotente. Lottando contro tutto questo, il gradino medio del podio lo avvicina a Bagnaia: meno 44 punti dalla vetta.  Marc Marquez scivolato ma super professionale  Si giocava il terzo posto, ottenuto ieri, per&ograve; ha toccato un cordolo in ingresso curva, facendo chiudere l&#39;avantreno della RC213 V. Peccato, perch&eacute; il Marc Marquez &quot;indiano&quot; &egrave; stato il migliore di tutta la stagione: veloce, concentrato, professionale. S&igrave;, perch&egrave; a errore commesso, ha risollevato immediatamente la Honda, saltando a bordo e dando gas.  Considerando l&#39;ottima prestazione di Joan Mir e la coppa presa da Fabio Quartararo, troviamo MotoGP nipponiche meno peggio del solito. Competitive, magari non da vittoria, ma nuovamente protagoniste. E qui apriamo un altro esatto contrario.  KTM ha limitato i danni, Aprilia pi&ugrave; o meno. Brad Binder &egrave; la sola bandiera arancione, Aleix Espargar&ograve; si &egrave; ritirato per problema alla sua RS-GP. Le dure condizioni meteo e una pista nuova per tutti hanno messo in difficolt&agrave; molti, insospettabilmente chi, sino a Misano, aveva fatto bene.  MotoGP India: bandiera a scacchi  enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWA3A1059A0D027493/ev/4040236/limit/39/lng/it  enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FW2C16BBA076AD1F5E/stid/414052/limit/500/lng/it  &nbsp; 

Bezzecchi fugge e fa quaterna, Bagnaia cade e perde ulteriori punti: Martin e Marco si stanno avvicinando in classifica. Podio per Quartararo, Marc Marquez professionale

Risultati GP India MotoGP: il commento al Gran Premio

        Soddisfatto della propria prestazione, Luca Marini si &egrave; presentato (comprensibilmente) sudato davanti a microfono e telecamera di Sky, rispondendo alle domande relative al suo ottimo primo tempo siglato nel Practice, turno che lo colloca immediatamente nella Q2 del sabato: "Sono molto contento" afferma "Riesco ad andare forte sempre su piste inedite, l'ho fatto qui come in Indonesia: il team ha lavorato bene, io ero a mio agio in sella. Tutti i piloti si stanno dimostrando veloci, a dispetto di un asfalto veramente scivoloso. Sar&agrave; importante fare attenzione alla scelta gomme, pensando che io prediliga una copertura rigida dietro, con pochi movimenti al posteriore. Affronteremo un sabato ancora pi&ugrave; competitivo, i tempi registrati mi sorprendono, ma noi continueremo a spingere, lavorarando al meglio". Vuoi staccare forte (in pista)? Fai come Luca Marini Pensando, appunto, al fatto che Marini sia andato lungo in staccata, per poi scivolare innocuamente, fa sorridere e riflettere quanto svelato nell'intervista: "Ho un segreto" sentiamo&nbsp; "Si considerano i punti di frenata della Moto3 e della Moto2. Rispetto alla Moto2 arriviamo a circa 60 chilometri orari pi&ugrave; velocemente, per&ograve; si stacca 50 metri prima. Detto ci&ograve;, mi viene in mente il consiglio di Idalio Gavira, il mio coach, che dice sempre: stacca forte e vai lungo nella ghiaia. Poi, da l&igrave; fai un po' meno. Insomma, di volta in volta si prendono le corrette misure. Per&ograve;, attenzione: non fatelo a casa, mi raccomando". Domani la lotta proseguir&agrave; dura, alla quale verranno dedicate particolari attenzioni: "Sar&agrave; importante fare attenzione alla scelta gomme, pensando che io prediliga una copertura rigida dietro, con pochi movimenti. Affronteremo un sabato ancora pi&ugrave; competitivo, i tempi registrati mi sorprendono, ma noi continueremo a lavorarando al meglio".       

Luca ha seguito il consiglio di Idalio Gavira, coach personale: "Frenare fortissimo e all'ultimo istante andare lunghi e, di volta in volta, prendere le misure"

GP India, Marini: "Vi svelo un segreto in staccata, ma non fatelo a casa"

Quante volte avete letto frasi pronunciate da Marc Marquez e poi da egli stesso smentite? Cambiare idea &egrave; lecito, lo &egrave; nella vita ordinaria, figuratevi in una MotoGP dalla costante e velocissima evoluzione. L&#39;otto volte iridato &egrave; tutt&#39;ora al centro del mercato piloti, sebbene abbia un contratto valevole Honda a tutto il 2024. Eppure, la storia legata al passaggio in Gresini Racing tiene ancora banco, mentre si sprecano conferenza stampa e slogan fuorvianti.  Niente KTM MotoGP per Marquez : passaggio in arancio rinviato?  Le parti si sarebbero congiunte volentieri, ma non &egrave; stato possibile. Marc e la KTM hanno palesato reciproco interesse, per una futura e proficua collaborazione. Essendosi accordato con fogli firmati insieme a Honda, il catalano si sarebbe eventualmente imbattuto in una penale rescissoria da saldare.  L&#39;avrebbe pagata di propria tasca, ci avrebbe pensato il Marchio austriaco e uno sponsor ricco e potente avrebbe sbrogliato la matassa? Teorie lasciate in sospeso, perch&eacute; in caso di cambio d&#39;abito, HRC l&#39;avrebbe presa malissimo, tanto da paventare il ritiro dal campionato.  Sar&agrave; stato vero o, parliamo di ripicche, minacce e manipolazioni? Di fatto, volete anche per il numero insufficiente di posti disponibili alle RC16, Marquez presso la corte di Mattighofen non ci andr&agrave;. O, se ci andr&agrave;, non sar&agrave; a precedere il 2025, quando una sorta di rivoluzione potrebbe abbattersi sulla MotoGP. Cos&igrave; si dice.  Marquez fa shopping in MotoGP  Lo stesso sponsor pronto a neutralizzare la penale ha pensato in grande: comprare un team gi&agrave; iscritto alla MotoGP, acquisendo in solido struttura e i due slot della griglia iridata.&nbsp; Dopo il no di Carmelo Ezpeleta nei confronti di ulteriori KTM, il modo per porre Marc su una moto diversa da Honda si chiama Gresini Racing.  La formazione di Nadia Padovani conta al momento una Desmosedici da assegnare, a seguito di molteplici tentativi di accasamento. Tra i diversi nomi che si sono fatti avanti, mettiamo Marquez che, in caso di ingresso, troverebbe un altro Marquez, il fratello Alex.&nbsp;&nbsp;  Dopo il test tenutosi ieri a Misano, il pi&ugrave; vincente dello schieramento ha procrastinato la data relativa alla comunicazione del suo futuro agonistico. Lo ha fatto perch&eacute; non ha deciso - bench&eacute; abbia dichiarato di aver deciso - o perch&eacute; sta realmente valutando il potenziale delle evoluzioni apportate alla RC213 V?&nbsp;  MotoGP in standy by per Marquez: compra il team Gresini o no?  Traendo meste soddisfazioni tra i cordoli, davanti microfoni, TV e obiettivi Marc spopola. Che vinca - non succede da Misano 2021, due stagioni orsono - o &quot;perda&quot;, Marquez vince comunque in termini di audience e popolarit&agrave;.&nbsp; E con grosso margine sul resto del paddock.  S&igrave;, sappiamo che gi&agrave; lo sapevate. Abbiamo inserito il dato, nell&#39;obiettivo di spiegare il concetto: che cambi casacca o meno, il numero 93 mantiene alte le proprie quotazioni, nel momento peggiore di carriera. Lo fa tenendo sotto scacco il colosso HRC, al quale ha chiesto diverse voci aggiuntive alla lista delle migliorie al progetto.  Contemporaneamente, sotto banco, lavora e fa lavorare manager e gestori dei bugdet nella acquisizione del Gresini Racing che, come detto, ha una Desmosedici vacante. E che in tanti vorrebbero. Sospettate di manovre d&#39;acquisto lente e arenate, perci&ograve; inficianti sulla tanto promessa comunicazione futura? Fate (abbastanza) bene.  Marc, Ducati e KTM: percorso disegnato in MotoGP?  KTM ha da tempo ingaggiato risorse italiane provenienti da Ducati. Alcuni esempi di alto livello: Fabiano Sterlacchini, Alberto Giribuola, Jack Miller e Francesco Guidotti. La Casa austriaca procede per gradi e bene, immaginate a quale grado arriverebbero assicurandosi Marc.  Magari con un anno speso a bordo della Desmosedici - Gresini - della quale fornirebbe know how e indicazioni importanti allo sviluppo della RC16. Il discorso fila, che ne dite? Potrebbe filare una ulteriore ipotesi: lo sponsor compra il Gresini Racing e passa subito alle quattro cilindri teutotiche.  Anche qui, penali peremettondo. A proposito, torniamo un attimo a Honda. Possibile che abbia messo sotto pressione il pilota e Dorna in caso di passaggio di questi in KTM, mentre non si esprime se questi prenda in dote una Ducati? Due pesi, due misure?    Marquez come Rossi: gioca in pista e coi media  Il Valentino giovane e in forma girava attorno agli avversari, il Marc pienamente funzionante idem. Che Marquez abbia emulato Rossi per anni, sfidandolo apertemente sul campo, &egrave; fattore noto. Che ne stia ripetendo le gesta davanti alle telecamere, anche.  Valentino &quot;depistava&quot; la stampa, creando messaggi ad hoc. Marc lo fa oggi, tra allusioni, mezze frasi, post social, anticipi, ritardi, induzioni a suggestioni, dinieghi a illazioni. Sembra quasi che il trentenne di Cervera giochi e, se lo sta facendo, se la cava egregiamente.  C&#39;&egrave; un &quot;ma&quot;. Corretto &egrave; riportare quanto sta succedendo, ma non &egrave; detto che succeda. Come &egrave; onesto sbilanciarsi: Il catalano, se veramente avesse voluto voltare pagina, lo avrebbe fatto e basta. Punto. Tutto questo cinema se lo sarebbe risparmiato, non credete? 

Marc procrastina la comunicazione relativa al futuro, tenendo sotto scacco Honda e in sospeso i giornalisti: cosa (non) annuncer&agrave; di nuovo?&nbsp;

MotoGP, se Marquez sta giocando, lo fa (abbastanza) bene

        Non era partito nel migliore dei modi il week-end francese del leader del campionato, Alvaro Bautista, che dopo aver terminato in decima posizione in Gara 1 (costretto ad una forsennata rimonta dall'ultima casella in seguito ad un problema tecnico della sua moto), ed aver centrato, non senza polemiche, il compagno di squadra Michael Rinaldi, nella Superpole Race, si &egrave; fatto perdonare in Gara 2. Al termine di una corsa dominata dall'inizio alla fine in cui &egrave; riuscito a mettere tra s&egrave; ed il primo degli inseguitori, Toprak Razgatlioglu, quasi sei secondi, e addirittura nove al terzo, Jonathan Rea, l'alfiere della Ducati ha commentato: "Oggi mi sono sentito bene, ieri quasi, ma oggi benissimo. Dal punto di vista sportivo &egrave; stato simile, ieri abbiamo avuto problemi, ma alla fine avevamo gi&agrave; un passo per vincere. Stamattina c'&egrave; stata la Superpole, mi dispiace per l'incidente, quella curva &egrave; un po' particolare, si va molto veloce ma la curva &egrave; lenta. Toprak ha provato ad entrare all'interno, ho provato a non toccare Rinaldi, mi dispiace, sono stato risucchiato dalla sua scia". SSP-Magny-Cours, Gara 2: Bulega chiude un week-end perfetto, Manzi 3&deg; Alvaro Bautista: "Voglio avere sempre questo feeling" Lo spagnolo si &egrave; poi soffermato sul contesto tecnico, quest'oggi tornato sui livelli pi&ugrave; alti: "Nel pomeriggio il feeling con la moto era ottimo, mi sentivo molto forte, correvo come volevo, ieri mi sono goduto la gara, ma non ero al massimo, perch&egrave; non ero al 100%, ma oggi mi sono sentito diverso, molto pi&ugrave; efficace. Ero solo con tanto distacco sugli inseguitori, ma mi stavo piacendo, non volevo rallentare, mi stavo divertendo, volevo mantenere questa sensazione. Questo &egrave; il feeling che voglio avere, mi piace e voglio correre cos&igrave; anche l'anno prossimo". Bautista ha poi proseguito: "Gioved&igrave; ero al bagno con il virus intestinale, oggi ho vinto, direi che non &egrave; male. Lo spagnolo commenta l'incidente con Rinaldi I recenti test di Aragon hanno apportato delle migliorie subito evidenti: "Abbiamo provato un nuovo setup, ho sentito pi&ugrave; feedback in frenata, con certe combinazioni abbiamo ottenuto pi&ugrave; risultati dalla ruota anteriore". Il leader del campionato &egrave; poi tornato sull'incidente avvenuto nella Superpole Race in cui ha toccato Rinaldi, poi caduto: "Secondo me era un incidente di gara perch&egrave; io ero all'interno, all'esterno c'era Toprak che ha frenato molto e Rinaldi era davanti". Lo spagnolo non &egrave; stato penalizzato per l'accaduto: "Puoi essere d'accordo o meno con la direzione, io devo accettarla sempre, tutti devono, loro hanno molte telecamere per analizzare quanto successo, sicuramente dalla televisione si vedono cose, ma dall'interno sembra una cosa completamente diversa". Un ultimo commento sulla prestazione di Daniel Pedrosa, che nel GP di Misano della MotoGP ha sfiorato il podio: "Ora mi ha messo un po' di pressione per quando correr&ograve; io. Pedrosa ha dimostrato che il livello della nostra generazione &egrave; alto". Classifica MotoGP Aggiornata dopo il GP di San Marino 2023         

Il pilota spagnolo ha commentato la vittoria in Gara 2 ma anche l'incidente avvenuto nella Superpole Race con il compagno di squadra

Magny-Cours, Bautista: "Pedrosa a Misano? Ora mi ha messo pressione..."

        15:20 MotoGP Catalunya, l'ordine di arrivo Ecco l'ordine di arrivo del GP di Catalunya 2023:&nbsp; 1. Espargaro A.2. Vinales&nbsp; &nbsp;+0.3773. Martin&nbsp; +2.8314. Zarco +4.8675. Oliveira M. +7.5296. Marquez A. +10.5907. Quartararo +10.8218. Miller +10.8809. Fernandez A.&nbsp; +12.88910. Di Giannantonio +13.28011. Marini +16.49112. Bezzecchi +16.56113. Marquez M. +21.61614. Morbidelli +23.10815. Nakagami&nbsp; +26.74016. Lecuona&nbsp; +28.86017. Mir +33.929DNF Fernandez R.&nbsp;DNF Binder B. FDNF Espargaro P.&nbsp;DNF Bagnaia F.&nbsp;DNF Bastianini  15:06 Aprilia vince ancora! Espargar&ograve; e Vinales portano un altro successo alla casa di Noale, che sale sui due gradini pi&ugrave; alti del podio e afferma nuovamente la sua forza e la sua capacit&agrave;.  15:03 Penultimo giro, Aprilia sembra avere il podio assicurato Aleix Espargar&ograve; torna davanti a Vinales dopo averlo costretto ad allargare. Gli pneumatici delle due Aprilia sono molto usurati sul lato destro, avantaggiando Aleix Espargar&ograve; e la sua guida pi&ugrave; old style. Mancano solo 3 giri alla fine del gran premio di Catalogna&nbsp; Top 5, 22/23  A. Espargar&ograve; Vinales Martin Zarco M. Oliveira   14:50 Espargar&ograve; aumenta il distacco da Vinales Un errore di Espargar&ograve; provoca un aumento del suo gap da Vinales, mentre alle sue spalle Oliveira diminuisce il distacco e lo porta a 0.8. Poche curve dopo, tuttavia, Aleix Espargar&ograve; inizia a ricostruire la sua rimonta su Vinales. Davide Tardozzi informa che entrambi i piloti Ducati saranno portati in ospedale a Barcellona, e che le condizioni di Pecco Bagnaia non sono cosi pessime come si temeva in un primo momento, Si attendono ancora comunicazioni ufficiali  14:39 Binder OUT  Binder ha problemi sulla sua KTM e si ritira dal gran premio. Prima di rientrare nei box le telecamere di SKY lo vedono passare per il centro medico, probabilemente per accertarsi delle condizioni di Pecco Bagnaia  14:36 Solo Aprilia sul podio di Barcellona Espargar&ograve; sale in seconda posizione, seguito a breve distanza da Miguel Oliveira. Un ottimo risultato per Aprilia, che per ora occupa interamente il podio.&nbsp;  ?? @AleixEspargaro wants to get on with this! He's through on @88jorgemartin to go and chase his teammate! #CatalanGP  pic.twitter.com/7kOYmpmzPn &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) September 3, 2023     14:34 Incidente in MotoGP: le foto della sequenza Arrivano le prime foto dell'incidente causato da Enea Bastianini in curva 1 che ha coinvolto Di Giannantonio, Bezzecchi, Zarco e Alex Marquez   14:32 MotoGP, Oliveira miglior Crono ma Aprilia &egrave; pi&ugrave; veloce Vinales cerca di mettere aria tra s&egrave; e Martin, ma &egrave; Miguel Oliveira che segna il miglior crono.&nbsp; Top 5, 3/23  Vinales&nbsp; Martin A. Espargar&ograve; M. Oliveira Zarco   14:29 Buon vantaggio per Aprilia, ma Ducati non molla Martin prende il comando del gran premio, seguito da Vinales che non perde tempo e attacca il pilota Prima Pramac, rubandogli la leadership in pochi attimi. Pol Espargar&ograve; ha problemi tenici e deve ritirarsi.  14:25 MotoGP Spagna, ricomincia la gara Pecco Bagnaia &egrave; al centro medico e si attendono notizie ufficiali, anche se le voci nel paddock ipotizzato degli infortuni alla gamba e al ginocchio.&nbsp; La griglia si ricompone senza il suo leader e i piloti effettuano nuovamente il warm up lap.  14:20 MotoGP, Bastianini penalizzato e la gara ricomincia Bastianini viene penalizzato con un Long Lap Penalty e la Direzione Gara annuncia che il gran premio sar&agrave; accorciato di un giro.&nbsp; La gara ricomincer&agrave; alle ore 14.21&nbsp;  14:12 MotoGP: Pecco Bagnaia infortunato La dinamica delle cadute sono state ricostruite: Enea Bastianini va troppo lungo nella staccata della prima curva, travolgendo Alex Marquez, Marco Bezzecchi, Fabio Di Giannantonio e Zarco. Poco dopo Pecco Bagnaia compie un forte high side, cadendo sull'asfalto. Il gruppo in arrivo riesce ad evitarlo ma la KTM guidata da Binder non pu&ograve; evitare l'impatto, travolgendo una gamba del pilota italiano.&nbsp; Il pilota ducati &egrave; cosciente ed &egrave; stato subito soccorso.&nbsp; Si attendono aggiornamenti sulle sue condizioni.&nbsp;   14:05 Incidente multiplo: &egrave; subito red flag  Ottima partenza per Bagnaia che svolge un ottimo stacco. Subito viene esposta una redflag: un multiplo incidente coinvolge vari piloti. Bagnaia scivola e una moto passa sopra il suo ginocchio, si rimane in attesa di ulteriori aggiornamenti.   14:01 Si scaldano i motori: inizia la MotoGP! Le nuvole coprono il cielo di Montmel&ograve;, la temperatura dell'asfalto &egrave; di 33&deg;C.&nbsp; I piloti iniziano il Warm Up Lap, posizionandosi sulla griglia di partenza, in attesa che si spengano i semafori.  13:48 GP Barcellona MotoGP: la griglia di partenza I piloti sono scesi in pista e i team stanno preparando tutto al meglio per la partenza. Di seguito la griglia di partenza del GP Spagnolo:&nbsp;  Bagnaia A. Espargar&ograve; M. Okiveira Vinales Martin&nbsp; Zarco A. Marquez Di Giannantonio Binder Bezzecchi M. Marquez Miller P. Espargar&ograve; Bastianini R. Fernandez Morbidelli Quartararo Marini A. Fernandez Mir Nakagami Lekuona   13:33 Non solo MotoGP: Iannone in SBK nel 2024 La notizia che da tempo circolava nei paddock &egrave; stata ufficializzata pochi giorni fa da Gigi Dall'Igna: Andrea Iannone torner&agrave; in sella nel 2024, e lo far&agrave; nel campionato Superbike. Ancora sono da definire le modalit&agrave; del suo rientro, poich&egrave; la squalifica per doping scadr&agrave; a fine 2023.&nbsp; Gigi Dall'Igna, &ldquo;Non so la situazione tra lui e WADA&nbsp;(Agenzia Mondiale Antidoping, ndr), quindi non so quando potr&agrave; tornare a guidare una moto da corsa.&nbsp;Adesso preferisco non parlarne. Andrea avr&agrave; bisogno di tempo per tornare al suo massimo potenziale, ma ha tanto talento e grande cuore, mi aspetto che possa centrare bei risultati nel corso del 2024&rdquo;.   13:19 Bagnaia, "Non mi andava di farmi fregare all'ultima curva" La strenua difesa di Bagnaia gli ha permesso di tenere, a fatica, alle sue spalle Maverick Vinales negli ultimi giri della gara Sprint di sabato. Il pilota di Chivasso non nasconde la superiorit&agrave; della casa di Noale nel circuito di Barcellona, "Il secondo posto era il massimo che avrei potuto fare oggi, bisogna essere soddisfatti, ho dato il massimo.&nbsp;Sapevo che Aprilia aveva una trazione incredibile, non riuscivo a stargli vicino anche se in frenata eravamo pi&ugrave; forti per&ograve; in uscita perdevamo sempre tanto.&nbsp;Alla fine ho cercato di non farmi fregare all'ultima curva, non mi andava proprio! Quando mi ha passato Espargar&ograve; non avevo possibilit&agrave; di rimanergli attaccato" Leggi la dichiarazione completa QUI   13:04 Classifica piloti MotoGP aggiornata I giochi sono ancora aperti in MotoGP e nessuno dei piloti sembra intenzionato a cedere prima dell'ultima gara. Il leader &egrave; Pecco Bagnaia, che insieme in sella alla sua Ducati Desmosedici apre la classifica piloti. Lo seguono Jorge Martin e Marco Bezzecchi, entrambi in sella a una moto Ducati, a dimostrazione delle ottime performance che la casa Veneta pu&ograve; offrire.&nbsp; Scopri la classifica piloti completa  12:55 Calendario MotoGP 2023: tutte le date La MotoGP torna in Spagna per l'undicesimo appuntamento del calendario. I piloti si lasciano la Sprint alle spalle e si preparano ad affrontare la main race del weekend. Ma le emozioni non sono ancora finite, anzi, il motomondiale ha appena superato la met&agrave; degli appuntamenti previsti per il 2023. Salva questo link per non perdere nessuna tappa!   12:42 MotoGP Calatunya, dove eravamo rimasti? Furia nera Aprilia nella Sprint, con Aleix Espargar&ograve; e Maverick Vinales a (in)castrare la Ducati di Bagnaia: per il Capitano &egrave; il secondo successo 2023.&nbsp; Dall'articolo: "Usciva di curva come un lampo, sfruttando l'egregia trazione offerta dalla&nbsp;RS-GP. Aleix e la nerissima Aprilia numero 41 hanno attaccato Pecco Bagnaia per qualche giro e, una volta trovato il varco giusto, hanno infilzato in staccata la Desmosedici. Indovinate dove?&nbsp; Poco dopo il traguardo,&nbsp;sicch&eacute; qualche centinaio di metri pi&ugrave; in l&agrave; del luogo inerente al fattaccio 2022. Immaginate la soddisfazione del catalano: ha vinto davanti al pubblico di casa, valorizzando il casco giallo fluo, raffigurante in toto la famiglia e le espressioni di disappunto alla malcelata conclusione passata. Ormai cancellata." Leggi il resoconto completo Luogo: Circuito di Catalogna, Spagna         

Diretta: la doppietta della sprint riapre le speranze della casa di Noale, capace di vincere su Bagnaia. Il risultato sar&agrave; replicato? Segui la live

MotoGP Live del GP Spagna 2023 in diretta da Catalunya

        Dalla MotoGP in Austria ai Mondiali di Atletica a Budapest, il passo &egrave; stato breve per Gigi Dall'Igna. Nemmeno il tempo di godersi il grande trionfo di Francesco Bagnaia, che ha dominato il weekend del Red Bull Ring vincendo Sprint e gara lunga, che il Direttore Generale Ducati ha subito trovato il tempo per seguire da vicino il successo di un altro italiano, quello targato Gianmarco Tamberi. Piergiorgio Bontempi, il suocero di Gianmarco Tamberi che correva in WorldSBK Gianmarco Tamberi nella storia  Dall'Igna &egrave; stato infatti pizzicato da Sky Sport mentre seguiva da vicino, molto vicino, l'incredibile impresa di Gimbo, che ha conquistato la medaglia d'oro nel salto in alto con un incredibile volo piazzato a 2.36 metri. L'atleta marchigiano ha cos&igrave; realizzato il suo grande sogno, vincendo l'oro mondiale dopo aver centrato il medesimo risultato Giochi di Tokyo 2020. Un successo che ha esaltato lo stesso Dall'Igna, inquadrato mentre esultava per la vittoria dell'atleta nativo di Civitanova Marche. l       

Il Direttore Generale Ducati Corse &egrave; stato inquadrato dalle telecamere mentre seguiva dalle tribune l'impresa di Gimbo ai Mondiali di Atletica

MotoGP, Gianmarco Tamberi: Gigi Dall'Igna tifoso d'eccezione

        Complice una prima parte di stagione straripante caratterizzata da quattro vittorie e sei podi, nonch&eacute; una lotta per il titolo che lo vedr&agrave; protagonista presumibilmente fino alla fine (magari con il nostro Tony Arbolino), Pedro Acosta sta adempiendo al suo destino. Una strada tracciata per lui sin dal suo arrivo nel motomondiale, quando vinse da subito fino a conquistare il titolo iridato nell'anno da rookie. La MotoGP sar&agrave; il giusto traguardo per un pilota che ha sempre mostrato le stigmate del campione, e non solo in pista, bens&igrave; anche fuori, non essendo mai banale nelle dichiarazioni e anzi, mostrandosi diretto e senza peli sulla lingua. In una recente intervista rilasciata a Speedweek.com, il pilota di Mazarron ha parlato della sua popolarit&agrave; sempre crescente e dell'attenzione mediatica alla quale si &egrave; dovuto abituare dal primo giorno in cui ha messo piede nei circuiti del motomondiale: "Avevo 16 anni, sono entrato in Moto3 e subito mi sono trovato con pi&ugrave; telecamere addosso di Marquez o Quartararo. Senza tutto ci&ograve; forse ora la vivrei in modo diverso". SBK, i big si dividono i successi, Petrucci &egrave; ormai una certezza: le pagelle di Most Acosta critica il sistema: "La Pay TV &egrave; un problema" Acosta si &egrave; soffermato sulla difficolt&agrave; gestionale di tutta la mediaticit&agrave; che l'ha travolto, pur riconoscendone la bont&agrave; e l'efficacia: "All'inizio &egrave; stato difficile gestire tutto, pi&ugrave; di quanto lo sia adesso. Ma noi piloti dobbiamo capire le persone, noi possiamo essere i loro eroi, dobbiamo capire che quando vengono a una gara vogliono foto e tutto il resto. Fa parte del lavoro".&nbsp;Il campione del mondo Moto3 2021 ha preso una posizione netta riguardo tutto il sistema che ruota attorno alla MotoGP, relativamente alla difficolt&agrave; di arrivare al cuore delle persone: "Noi abbiamo un problema perch&eacute; in molti paesi le persone devono pagare per guardare le gare in TV e questo non &egrave; buono. Quando ero piccolo, ricordo che all'ora di pranzo guardavo le corse in TV in ogni posto. Anche se non ti piaceva e non ti interessava davvero seguire la corsa, finiva per guardarla lo stesso, quindi la gente sapeva chi erano Dani Pedrosa, Valentino Rossi o Cal Crutchlow". Lo spagnolo ha poi concluso giustificando il boom di ascolti che la Formula 1 sta ottenendo in Spagna nonostante la presenza della pay tv e ponendo in essere un paragone affascinante, anche se in uno scenario improbabile: "Come si pu&ograve; far conoscere la MotoGP se non diamo a tutti la possibilit&agrave; di vederla? Ad esempio, in una famiglia con due figli, se la madre non lavora e lavora solo il padre, la prima cosa che faranno &egrave; tagliare la pay tv. Credo che per noi verranno tempi duri. Penso che due anni fa quasi nessuno guardasse la Formula 1, prima del ritorno di Alonso. &Egrave; come se Valentino Rossi tornasse in MotoGP in questo momento".  SBK Most, Petrucci: "Rea &egrave; un signore, gli offrir&ograve; un paio di birre la prossima volta"        

Lo spagnolo ha analizzato il futuro del motomondiale dal punto di vista mediatico, evidenziando alcuni punti critici

Pedro Acosta: "Il ritorno di Alonso in F1 come quello di Rossi in MotoGP"

        Domenica 30 settembre 2001, il cielo di Imola era di un grigio che, scritto cos&igrave; potrebbe ispirarvi tristezza, in realt&agrave; risultava piacevole, perch&eacute; esaltava tutte le tinte che coloravano il debutto della SBK iridata al Santerno. Nell&rsquo;Autodromo Enzo e Dino Ferrari dominava un silenzio quasi assordante, battuto dall&rsquo;accensione dei motori a quattro tempi derivati di serie. Sulla linea di partenza venne rispettato un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime di quel maledetto ma indimenticabile 11 settembre. New York, cos&igrave; distante, era rappresentata dai volti seri degli americani Colin Edwards e Ben Bostrom. La felicit&agrave; dei vincitori di tappa, Ruben Xaus e Regis Laconi, fece capire - ancora una volta - quanto lo sport fosse e sia messaggio di unione e di speranza a un mondo migliore.&nbsp;  Prossime gare SBK Xaus e la &ldquo;toilette&rdquo; di Imola: seconda vittoria in SBK nel 2001 Dopo l&rsquo;assenza di suoni per gli interminabili 60 secondi, le moto trovarono voce, previa accensione degli allora avviatori a spingere la ruota posteriore. Fu come un tuono: i bicilindrici Ducati, Aprilia e Honda con le proprie tonalit&agrave;, i quattro in linea Suzuki, Yamaha e Kawasaki &ldquo;fischiavano&rdquo;, baritonale il suono del tre cilindri Benelli. Ad un certo punto, un alto e corpulonto pilota vestito di Rosso lasciava la sua 996R nelle mani dei meccaninci Infostrada; ehi, ma dove cavolo sta andando Ruben Xaus? Tra pochi minuti scatta la prima manche... Semplice: lo spagnolo, vuoi per la forte emozione, aggiungiamo nell&rsquo;obiettivo di smaltire quanto bevuto precedentemente alla contesa, abbandon&ograve; per qualche istante l&rsquo;ottava posizione dello schieramento, dirigendosi verso il muretto di cinta a dividere tracciato e tribuna centrale. Un colpo secco alla zip della tuta in pelle e... via di pip&igrave;, esattamente contro il muro e davanti a migliaia di tifosi. Le telecamere non inquadrarano il giovane numero 11 che, fidatevi di chi era presente, urin&ograve; disinvolto, convinto e... veloce.  Evidentemente sapeva di aver passo da vittoria, a dispetto della scivolata accusata in Superpole. La Superpole quella vera, per intenderci. Infatti, grazie a ritmo indiavolato e sorpassi a dir poco rischiosi, riusc&igrave; a imporsi per la seconda volta nella stagione, che poi fu anche la seconda volta di carriera in SBK. Lo fece, presentandosi al box osservato dai pi&ugrave;: le carene della Ducati presentavano evidenti buchi e grattate, frutto delle esagerate pieghe esibite, con le quali releg&ograve; nomi piuttosto pesanti: oltre ai gi&agrave; citati statunitensi, menzioniamo l&rsquo;inglese Neil Hodgson, gli australiani Troy Corser e Troy Bayliss. A proposito, come si piazz&ograve; il neo campione del mondo? Male, perch&eacute; coinvolto in un incidente dal quale si rialz&ograve; con una clavicola fratturata. And&ograve; a terra pure il francese Regis Laconi, riscattotosi dopo poche ore.  Classifica piloti SBK Laconi e Aprilia in trionfo nella SBK di Imola 2001: tutti zitti! Chi sosteneva che la RSV Mille potesse trionfare solo per mezzo delle mani e incastrata tra le chiappe di Troy Corser, dovette ricredersi. S&igrave;, il team Virgilio Aprilia Axo aveva nel coccodrillo la prima punta, per&ograve; la &ldquo;spalla&rdquo; transalpina non era affatto male. A proposito di male, come avrete letto, Troy Bayliss lasci&ograve; il Santerno col braccio legato al collo. Che dolore! Per sua fortuna - e bravura - il titolo era gi&agrave; in cassaforte.  Quindi, l&rsquo;ultimo round stagionale si corse per onorare contratti e rispettare i tanti tifosi arrivati in circuito. Insomma, a Imola i piloti si divertirono, nel vero senso del termine. In un gruppo ricco di personalit&agrave; uniche. Regis Laconi non invidiava nessuno i quanto a doti da personaggio, crediateci, manetta destra. Magari peccava di emotivit&agrave;, tuttavia il francese di origine sarda spiccava per coraggio, rapidit&agrave; e talento.&nbsp; Lo dimostr&ograve; in Gara Due, affermandosi. L&rsquo;apparentemente troppo voluminosa nera di Noale gommata Dunlop era, invece, agile a m&ograve; di gatto affamato: in quel caso, di trippa ne fu mangiata dal nativo di Saint Dizier, mentre per gli altri... b&egrave;, il detto gi&agrave; lo conoscete. Perlomeno, dovreste averlo sentito da qualche parte. Le lacrime stridevano d'assurdo: nessuno come Regis affrontava i seguenti punti del tracciato: la Piratella e la discesa che porta alla Rivazza erano di sua propriet&agrave;. Certo, Laconi volava altrettanto nelle restanti parti di Imola, e il fotofinish lo inser&igrave; tra i grandi categoria, lanciandolo diretto in MotoGP. Sempre con e per Aprilia, sulla esageratamente tecnologica e poco compresa - dagli addetti ai lavori - RS Cube. P.S. Il pianto di Laconi pales&ograve; gioia e rabbia: per la serie "zitti tutti", posso vincere pure io. Sar&agrave; indetta una "asta speciale" per aiutare gli alluvionati dell'Emilia-Romagna        

Debutto mondiale per le derivate, con le vittorie di Ruben e Regis: l'urina dello spagnolo e il pianto del francese bagnarono il Santerno

Imola SBK 2001: la pipì di Xaus e le lacrime di Laconi

        Lo spagnolo della HRC sta vivendo un periodo complicatissimo della sua vita, dopo l&rsquo;infortunio rimediato a Jerez nel 2020 la vita di Marc Marquez &egrave; stata un vero e proprio calvario. Le continue operazioni, il ritorno della diplopia, il cambio di manager e la nuova vita a Madrid lasciando la casa di Cervera, da sempre sua ancora di salvezza. Anche dal punto di vista sportivo questo 2023 non sta regalando gioie all&rsquo;otto volte campione del mondo ma nonostante tutto resta un punto di riferimento sia per i colleghi che per i tifosi. Marc Marquez sta facendo di tutto per aprire le porte della sua vita a pi&ugrave; persone possibile. Il documentario &ldquo;Marc Marquez: All in&rdquo; racconta bene tutto questo. Le difficolt&agrave; di un ragazzo che dopo esser stato sul tetto del mondo per una decade &egrave; sprofondato in un vortice di dolore e sconforto dal quale per&ograve; grazie agli amici pi&ugrave; cari e al suo cagnolino sta cercando di uscirne. Ogni et&agrave; ha le sue abitudini Marc parte dalla consapevolezza di non essere pi&ugrave; un ragazzino, sono passati ormai dieci anni dal suo incredibile debutto in MotoGP: "Quando ho iniziato a correre ero molto giovane e si trattava solo di andare in moto e basta. Ora ho 30 anni e ho capito che devo prendermi sempre pi&ugrave; cura del mio corpo: controllare tutto, fare pi&ugrave; sessioni di fisioterapia e tutte quelle cose... Tutto sembra pi&ugrave; grande&rdquo;. Durante la stagione 2022 Marc Marquez &egrave; stato seguito ogni giorno a casa ed in pista da una troupe che ne ha ripreso sia i momenti di gioia che quelli pi&ugrave; difficili: "Quando abbiamo realizzato il documentario, non si trattava solo di corse, mi seguivano ogni giorno con le telecamere. Quando apri la tua vita personale, le persone possono davvero vedere qualsiasi cosa su di te. Spero che sia un documentario dal quale le persone possano prendere qualcosa, e spero che gli piaccia".  Tornare quello di prima In questi anni Marc Marquez ha sempre detto di voler tornare ad essere in grado di lottare per il tiolo, che accontentarsi non fa parte della sua natura e lo conferma anche durante il Q&amp;A ripreso da motogp.com: "Il mio pi&ugrave; grande obiettivo &egrave; tornare. Non molti atleti in passato hanno trascorso tre anni infortunati e sono stati in grado di tornare. Voglio tornare ed essere di nuovo competitivo e lottare per i campionati".  Il documentario Viviamo in un'epoca in cui apparire &egrave; la priorit&agrave;, ma non basta. Vogliamo che la gente ci veda sempre sorridenti e con la nostra vita che va a gonfie vele. Ci&ograve; purtroppo non sempre accade quotidianamente e per uno sportivo di livello mondiale come Marc Marquez &egrave; ancora pi&ugrave; difficile. Non esiste solo lo sportivo in grado di vincere 8 titoli mondiali ma anche un ragazzo di 30 anni che ha dovuto passare un momento difficile e che ha accettato di farsi riprendere in un momento per lui complicato: "Quello che voglio dire &egrave; che li dentro c&rsquo;&egrave; l&rsquo;altra parte dell&rsquo;atleta. Normalmente un atleta apre le porte di casa sua alle telecamere quando ha successo, sei felice e hai buoni risultati. Ma poi quando hai un momento difficile, normalmente entri in un periodo pi&ugrave; protettivo e le telecamere non entrano in casa con te&rdquo;. Marc ha aperto le porte di casa sua anche nel momento di massima fragilit&agrave;, dove i suoi affetti pi&ugrave; cari gli chiedevano se ne valesse la pena continuare a soffrire in questo modo: "Quindi per questo, ho detto: perch&eacute; no? Ho avuto molte persone che mi filmavano in passato mentre stavo vincendo, ma non in un momento difficile. Siamo umani, abbiamo momenti difficili, e molte persone che hanno problemi nella loro vita personale possano approcciare la vita in maniera diversa ora. Spero che possa essere d'aiuto".  La routine e gli animali domestici Quando un pilota &egrave; abituato per quasi tutta la sua vita a trascorrere i mesi da febbraio a novembre prevalentemente in giro per i paddock di mezzo mondo. Restare per mesi chiuso in casa pu&ograve; essere veramente problematico: "Per me, la chiave per superare gli infortuni &egrave; stata una mentalit&agrave; positiva e avere una routine. Questo &egrave; stato molto importante. La motivazione cambia ogni giorno. Alcuni giorni sei molto gi&ugrave;, ma se mantieni la routine, insieme alle persone intorno a te, pu&ograve; aiutare. Avevo le persone giuste intorno a me, famiglia, amici e il mio team e questo &egrave; stato di grande aiuto". Ad aiutare Marc ci sono stati anche i suoi due cani, che spesso posta sui social, e che gli hanno permesso di mantenere rigida la propria routine a casa: "Abbiamo due cani. Ufficialmente ne ho uno, ma uno &egrave; di mio fratello e viviamo insieme, quindi abbiamo due cani di cui occuparci". "Amo gli animali e, naturalmente, amo i cani. &Egrave; un rapporto speciale con i cani, come quando esci a fare la spesa per qualche minuto e quando torni si comportano come se ti stessero aspettando da quattro o cinque giorni. &Egrave; carino, mi aiuta a rilassarmi passeggiare per la citt&agrave; con i cani. Sono come amici con cui condividere quei momenti".  Robe da perderci il sonno Dormire bene &egrave; fondamentale per chiunque, a maggior ragione per uno sportivo chiamato a dover resistere in sella per quasi un ora a moto da oltre 280cv e 350km/h di velocit&agrave; massima: &ldquo;Una delle cose pi&ugrave; importanti per un atleta &egrave; dormire bene. Ma a volte non puoi controllarlo e potresti avere problemi fisici, o sul lato mentale se sei preoccupato per qualcosa che pu&ograve; essere un po' pi&ugrave; difficile&rdquo;. In questi anni Marquez ha raccontato di come spesso il dolore per il braccio fosse veramente forte e che quindi ha inficiato anche sulla sua vita privata: &ldquo;A volte prendo la melatonina, ma non in grandi quantit&agrave;, solo in piccolissime quantit&agrave;. Se lo faccio, posso resistere per dieci ore e non avere alcun problema. Quando hai un momento difficile, perch&eacute; no?"       

Lo spagnolo durante un Q&amp;A ha parlato di come sia cambiato ora che ha raggiunto i 30 anni, dell&rsquo;amore per i suoi cani e dell&rsquo;ambizione di tornare a competere per il titolo mondiale

Marquez si confessa: “Pochi hanno saltato 3 anni e sono tornati competitivi”

        Si parla tanto di Scott Redding e BMW, ma si dovrebbe parlare di Scott Redding e Kawasaki. Il pilota &egrave; pronto - lo avrebbe fatto anche prima - a lasciare il team SMR, affrontando la sfida marcata Provec KRT. Salvo deviazioni dell'ultimo minuto - magari chiamate Marc VDS e Ducati - il trentenne inglese figurer&agrave; di verde nel 2024. Ad "attenderlo" ci sar&agrave; un certo Johnny Rea... Prossime gare SBK Redding e Razgatlioglu in BMW: Scott si sentirebbe di troppo Diamo per appurato un fatto prossimo alla concretizzazione: quando Toprak Razgatlioglu entrer&agrave; in BMW, non ce ne sar&agrave; per nessuno. Nessuno, davvero. E, fidatevi, la squadra si concentrer&agrave; al 99% sul turco. Perch&eacute; mai volerlo cos&igrave; ardentemente, pagarlo tanto profumatamente, se poi "trattarlo" come gli altri?!&nbsp; Scott lo ha preventitivato e, a prescindere da denaro in ballo e concorrenza per rimanere ricordatagli da Michael Van Der Mark, tutto accetterebbe anzich&eacute; essere in secondo piano ad ufficio. Gi&agrave; &egrave; insoddisfatto della M1000 RR, figuratevi nel momento in cui arriver&agrave; una ulteriore "prima donna" nel garage.&nbsp; L'inglese sa essere un buon team mate, ma pretende attenzioni, cure e persone. Lo capiamo. Lui ha capito che si dovrebbe mettere da parte, raccogliendo quanto pu&ograve; e ottimizzando il grado di interesse nei suoi confronti. In fin dei conti, gli conviene rimanere?&nbsp; Classifica piloti SBK  Redding e Rea in Kawasaki: Scott godrebbe di linfa nuova Il Provec KRT &egrave; il regno di Sua Maest&agrave; Jonathan Rea. Mica lo abbiamo dimenticato. E' anche vero che il Re delle derivate stia vivendo un declino agonistico del proprio impero, vuoi per la scarsa competitivit&agrave; della Ninja, vuoi (forse) per un certo senso di appagamento. Sei titoli del mondo sono 6. Nessuno li ha avvicinati e ci vorr&agrave; tempo per farlo. Forse. La ZX-10RR, dipinta da alcuni come un "cesso", cesso non &egrave;. Casomai patisce la rivalit&agrave; Ducati, quello s&igrave;. Ma resta una ottima Superbike, con la quale giocarsi almeno i podi. Scott si gioca podi con la BMW? Ma scherziamo? Ecco, Redding ci sta pensando. E conosce meglio di noi le risposte.&nbsp; Sa pure che s&igrave;, essendo anch'egli britannico, Rea regaler&agrave; poco e niente in pista, nel box e di fronte alle telecamere. Va bene. Perlomeno, tuttavia, l'idioma e la mentalit&agrave; saranno comuni, e Kawasaki stessa trover&agrave; un pilota pi&ugrave; affamato dello stantio Alex Lowes. A proposito, che fine far&agrave; il gemello di Lincoln?&nbsp; Risultati gare SBK         

L'inglese &egrave; prossimo all'addio da BMW, nell'approdo alla Provec di Johnny Rea. Meglio condividere il box con il sei volte iridato che con il turco...

Semaforo verde per Redding in SBK: Scott in Kawasaki nel 2024

        Mandy Kainz, il team manager di Yamaha YART, &egrave; una persona diretta che non le manda certo a dire. Nel corso dell&rsquo;intervista ha lanciato una frecciata agli organizzatori sia della gara che dell&rsquo;EWC per quanto riguarda sia la lunga giornata di venerd&igrave; (prove libere, Q1, Q2 e Night Practice nella stessa giornata) che tutto il fine settimana della 24h di Spa.&nbsp; Mandy, possiamo dire che la 24h di Le Mans &egrave; stata un buon punto di partenza per la squadra? &ldquo;Siamo piuttosto soddisfatti, anche se eravamo partiti per Le Mans con l&rsquo;obiettivo di vincerla. Quest&rsquo;anno abbiamo rivisto le nostre priorit&agrave;. Non abbiamo avuto problemi sulla moto durante la gara, abbiamo mostrato un buon passo, siamo a pochi punti dai leader di campionato dopo il primo round e questo &egrave; un buon punto di partenza della stagione.&rdquo;&nbsp; Un buon secondo posto nonostante la caduta di Hanika durante la notte&hellip; &ldquo;Abbiamo avuto anche un problema al pit stop che ci ha fatto perdere credo un paio di giri. Non ci ha scalfito perch&eacute; sapevamo di essere i pi&ugrave; veloci durante la notte, siamo stati sfortunati con le safety car. Sfortunatamente Karel Hanika, come altri, &egrave; caduto su una striscia di olio perso da un&rsquo;altra moto. Abbiamo perso tempo importante per provare a vincere la gara ma siamo contenti del secondo posto.&rdquo; L&rsquo;altro punto importante &egrave; che non ci sono stati problemi con la frizione in partenza&hellip; &ldquo;Non si trattava di un problema di frizione quanto elettronico. Da che abbiamo cambiato l&rsquo;elettronica, abbiamo avuto problemi con l&rsquo;accensione della moto. La nostra moto &egrave; piena di sensori, ci&ograve; significa che necessita di tanta potenza dalla batteria. Oltre a questo, ci sono le telecamere montate sulla moto per le riprese tv che assorbono tanta energia dalla batteria ed anche le luci. E&rsquo; la combinazione di elettronica e telecamere a far perdere potenza alla moto in partenza e farci finire quasi ultimi, perdendo 10&rdquo; per il reset del sistema. La nostra elettronica &egrave; cos&igrave; avanzata che ha bisogno di tanta energia dalla batteria, purtroppo non possiamo montarne una seconda.&rdquo; Niccol&ograve; Canepa Test pre Spa, weekend di gara ed obiettivi  In vista di Spa avete effettuato dei test sullo Slovakia Ring, come sono andati?&nbsp; &ldquo;Il test &egrave; stato importante soprattutto per il motore, che a Spa sar&agrave; pi&ugrave; sottoposto a stress rispetto a Le Mans per via delle velocit&agrave; medie del tracciato belga. Abbiamo fatto 1000 km in pi&ugrave; rispetto alla 24h di Le Mans. A Spa, che si trova nella foresta, ci sar&agrave; pi&ugrave; ossigeno e quindi la moto avr&agrave; pi&ugrave; potenza e le velocit&agrave; saranno pi&ugrave; alte che a Le Mans. Abbiamo quindi preso il motore di Le Mans, che aveva 3600 km, aggiungendogli altri 1000 km fatti in una sola ora per vederne lo stato dopo 4600 km (la distanza di gara di Spa). Sembrava come nuovo, quindi andremo a Spa con la stessa specifica di motore che speriamo duri per tutta la gara.&rdquo; Parlando di Spa, come farete a sopravvivere al venerd&igrave; cos&igrave; lungo?&nbsp; &ldquo;Sinceramente &egrave; una cosa disumana quello che ha fatto l&rsquo;organizzatore. Se ci fosse stata una legge, non l&rsquo;avrebbero permesso. Significa che i meccanici non dormiranno per 62 ore. E&rsquo; un disastro, abbiamo protestato. Faccio fatica a comprendere come la FIM abbia approvato questa timetable, ci saranno meccanici stanchissimi che domenica dovranno cambiare pastiglie e gomme. Oltretutto poi dopo la gara dovranno anche smontare i box&hellip;Non &egrave; accettabile questa cosa.&rdquo;&nbsp; So che hanno cancellato il warm up per far riposare i meccanici dopo la Night Practice&hellip;&nbsp; &ldquo;Non ci sar&agrave; comunque tempo per riposarsi. Hanno cancellato il warm up, a loro rischio e pericolo perch&eacute; le moto non arriveranno comunque pronte alla gara. Un eventuale incidente durante la Night Practice porterebbe i meccanici a lavorare fino alle 4-5 di mattina. Ci vogliono 6 ore, dopo le qualifiche, per preparare la moto in vista della gara. E adesso queste 6 ore devono essere fatte dopo la Night Practice.&rdquo;&nbsp; Diventa quasi un weekend MotoGP, strano aver &ldquo;tagliato&rdquo; un giorno per dedicarlo agli eventi extra gara&hellip;&nbsp; &ldquo;I tanti problemi durante le Safety Car di Le Mans sono stati causati non dal motore ma dai freni, per una cattiva manutenzione dei componenti. Quelli che sono stati pi&ugrave; colpiti dai problemi sono stati i team della Stock che non hanno curato i filtri dell&rsquo;olio. Se qualcuno dovesse infortunarsi durante il weekend, organizzatori e FIM ne dovranno rispondere. Nelle squadre di fondo classifica, spesso i meccanici sono dei volontari che non hanno la corretta preparazione, sicuramente saranno pi&ugrave; inclini ad errori perch&eacute; pi&ugrave; stanchi e su una pista come Spa non &egrave; simpatica la cosa. Ma i soldi fanno gola a tutti.&rdquo;&nbsp; In certe situazioni per&ograve; &egrave; strano che non possiate usare la seconda moto&hellip;&nbsp; &ldquo;In caso di incidente, la pit lane viene aperta 10&rsquo; prima della gara. Che cosa si pu&ograve; fare in cos&igrave; poco tempo? In 10&rsquo; non &egrave; possibile nemmeno far provare la moto ad ogni pilota, ogni giro &egrave; di 2&rsquo;22&rdquo;, significa che alle 18 del sabato un pilota sale in moto senza aver compiuto nemmeno un giro in precedenza. E&rsquo; un disastro, &egrave; come iniziare una maratona senza riscaldamento.&rdquo; Spero che ne abbiate parlato con Gilles Stafler&hellip;&nbsp; &ldquo;Tutti i team hanno parlato ed hanno provato a scrivere una lettera. Le soluzioni erano due, cancellare la gara o accettare la situazione. L&rsquo;organizzatore &egrave; responsabile di questa cosa. Per i top team non ci sono problemi, pi&ugrave; problematico invece per i privati. I team ce la faranno in qualche modo ma i costi inevitabilmente a fine gara si alzeranno per compensare la situazione e per il &nbsp;personale in pi&ugrave; chiamato per sistemare moto e box. Sono contento che ci sar&agrave; la gara ma a mio parere andrebbe divisa in due per permettere a tutti di dormire durante la notte.&rdquo;&nbsp; Qual &egrave; l&rsquo;obiettivo per la gara?&nbsp; &ldquo;Finirla innanzitutto. Se riusciamo a finirla senza problemi, saremo in una posizione molto competitiva. Se guardiamo all&rsquo;anno scorso, Honda non ha vinto gare ma ha vinto il titolo a fine stagione, abbiamo dimostrato di essere molto veloci e deteniamo ancora il record della pista. I punti delle 24h sono importanti per il campionato, per poi essere pronti ad attaccare a Suzuka. In questa gara cercheremo di essere intelligenti, il pi&ugrave; veloce non sempre vince. Un podio sarebbe molto importante, l&rsquo;ideale sarebbe prendere pi&ugrave; punti possibili.&rdquo;         

ESCLUSIVA | Ai nostri microfoni il team manager di Yamaha YART nel Mondiale Endurance ha parlato a ruota libera della stagione appena partita e di quella passata

Mandy Kainz: “Obiettivo essere intelligenti a Spa per andare all’attacco a Suzuka”

        Cadute, long lap penalty, primo podio di carriera sfiorato e tante parole al seguito. Il week-end sanmarinese di Danilo Petrucci &egrave; stato tutto questo e molto altro ancora. In ogni manche disputata sul circuito intitolato a Marco Simoncelli, il ternano &egrave; apparso tra i protagonisti indiscussi, nel bene e nel male. Sono tanti i temi e gli spunti che ruotano attorno all'ex pilota della MotoGP, in primis quello relativo alla competitivit&agrave; mostrata in Gara 1,quando &egrave; caduto nel tentativo di raggiungere Toprak Razgatlioglu, al fine di conquistare il primo podio di carriera. Per la prima volta in stagione Petrucci si &egrave; avvicinato al suo reale potenziale, compiendo un deciso salto di qualit&agrave; rispetto ai precedenti appuntamenti, dove era apparso, oggettivamente, fin troppo opaco. Il layout di Misano, di concerto all'atmosfera tutta italica che lo spingeva, hanno regalato al ternano quel "quid" in pi&ugrave; che ha saputo tramutare in velocit&agrave;. Tra Petrucci ed il primo podio nella massima categoria delle derivate di serie, ci si &egrave; messa una foga in eccesso tramutatasi nella scivolata di Gara 1 e nella confusione della domenica, quando dopo aver colpito l'incolpevole Dominque Aegerter ha rimediato un long lap penalty nella Superpole Race ed un deludente (viste le aspettative) settimo posto in Gara 2. Risultato condizionato da un deficit fisico causato dal pericoloso incidente che l'ha visto coinvolto insieme ad Iker Lecuona nella Superpole Race. Una foga nella guida tanto controproducente quanto giustificabile, per un pilota che vive di risultati e che, intanto, con il round di Misano si &egrave; messo sulla cartina geografica della Superbike. Il vero Danilo Petrucci sembra stia tornando.  Pagelle SBK Misano: voti ai team e ai piloti per il GP d'Italia 2023 Ad un passo dai top rider della categoria Sebbene la scivolata di Gara 1 trovi giustificazione nella rincorsa ad un podio che sembrava legittimamente alla portata, e, sebbene la sanzione del long lap penalty si possa prestare ad interpretazioni circa la sua valenza e liceit&agrave;, &egrave; pur vero che l'ex pilota della Dakar &egrave; incappato in una serie di errori grossolani. Forse entrambi figli di una spasmodica ricerca di un risultato che potesse infondergli fiducia dopo il difficile (seppur comprensibile) inizio di stagione. In Gara 1 il primo podio di carriera &egrave; mancato per poco, eppure, quella stessa manche ha alzato le quotazioni dell'italiano, dimostratosi veloce quanto, se non di pi&ugrave;, i pi&ugrave; giovani nonch&eacute; connazionali compagni di marca: Axel Bassani e Michael Rinaldi. Il processo evolutivo in termini di prestazioni da parte di Danilo Petrucci passa attraverso una crescita del feeling con la sua Ducati, un aspetto che al momento lo limita alquanto. Lo stile di guida dell'italiano si &egrave; sempre rivelato particolarmente esigente per il setting della moto ed al momento le maggiori difficolt&agrave; riguardano la staccata e l'ingresso in curva; se &egrave; vero che la velocit&agrave; sembra stia lentamente arrivando, &egrave; altrettanto vero che a Misano Petrucci ha lottato con la sua moto. Alvaro Bautista ed i suoi 38 anni hanno dimostrato come la carta d'identit&agrave; pu&ograve; incidere poco ai fini del raggiungimento dell'&egrave;lite della categoria, ed in tal senso Petrucci pu&ograve; dormire sonni tranquilli, nell'attesa di poter raggiungere i livelli che fan e addetti ai lavori si aspettano da lui da quando ha annunciato il passagio in Superbike. Bisogner&agrave; per&ograve; prendere delle contromisure necessarie affinch&egrave; tutto ci&ograve; possa accadere. Se da un lato il riscontro prestazionale e di risultati in pista passa attraverso un fisiologico iter di crescita con la sua moto e la sua squadra (&egrave; giusto ricordare che Misano ha rappresentato per Petrucci solamente il quinto round in Superbike), &egrave; altrettanto doveroso che il ternano migliori sotto il profilo della concentrazione, rispetto a quanto mostrato a Misano. Tutto ci&ograve; al fine di incanalare al meglio tutto il potenziale ed il talento di cui dispone. La dinamica appena descritta sar&agrave; probabilmente la chiave per capire se il prossimo periodo sancir&agrave; l'ascesa definitiva tra i big della categoria o se decreter&agrave; l'inizio di un lento, seppur onorevolissimo, declino. Il futuro e la mediaticit&agrave; di Danilo Petrucci Le dichiarazioni rilasciate a fine gara da Danilo Petrucci non sono mai banali, e non lo sono state nemmeno in occasione del round di Misano. Il ternano non le ha mandate a dire agli steward, rei di avergli comminato una pena a suo dire ingiusta ed affrettata, che gli ha condizionato negativamente entrambe le manche della domenica. Petrucci sembra essere uno degli ultimi superstiti per ci&ograve; che riguarda la sincerit&agrave; di fronte a microfoni e telecamere, a prescindere dalla bont&agrave; e dall'eventuale veridicit&agrave; delle dichiarazioni. Il pilota del Team Barni &egrave; sempre stato un personaggio in grado di attrarre l'attenzione su di s&egrave;, una qualit&agrave; resa ancor pi&ugrave; "speciale" se considerato il fatto che non &egrave; mai stato un pilota troppo vincente numeri alla mano, seppur spesso veloce e competitivo. Nell'analisi del round di Misano quanto appena detto rientra nell'equazione di un pilota che per la prima volta da quando ha intrapreso la sua avventura in Superbike, ha alzato la voce, sia letteralmente che metaforicamente, di rimando ad un attacco al potere della Superbike, sportivamente parlando. Sebbene tutto ci&ograve; non sia stato fatto nel migliore dei modi, c'&egrave; molto da salvare dal week-end sanmarinese per Petrucci, che ha tutte le carte in regola per inaugurare, in futuro, (chiss&agrave; se forse gi&agrave; in questa stagione) un nuovo periodo per la massima categoria delle derivate di serie, sia da un punto di vista mediatico che di prestazioni.  SBK, a Misano i tifosi si scaldano vicino ai piloti: un esempio per la MotoGP?       

Il round sanmarinese &egrave; stato un mix di alti e bassi per il ternano: grande competitivit&agrave;, ma un risultato complessivo deludente

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